1. |
Universitari
01:54
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UNIVERSITARI
chili di fotocopie dentro alla tua stanza
e disordine accumulato ad oltranza
l'insalatiera che fa da tazza del caffè
svegli ogni notte almeno fino alle tre
sul tavolo una pizza al mascarpone e melanzane
ha mostruosamente preso vita da due settimane
ma resta meno brutta del tuo coinquilino
che azzanna con sommo gusto un grosso panino
pigramente sprofondato nei cuscini del divano
e con una birra eroicamente salda in mano
quando disfai il monte di vestiti
in cui tutti i tuoi libri erano spariti
ci trovi nel mezzo pure un pingue gatto
che ci dorme pasciuto e soddisfatto
e anche se nessuno ha idea di chi sia
scegliete di chiamarlo Geremia
universitari, universitari
sballati con gli orari, sballati in modi vari
universitari, universitari
sballati eppure abitudinari
universitari, universitari
moltospesso subaffituari
universitari, universitari
quasi mai ottuagenari
universitari, universitari
spesso con problemi pecuniari
quasi mai reazionari
piuttosto con grandi ideali ugualitari
alcuni del papi prosciugano il salario
per giocare al piccolo rivoluzionario
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2. |
Gioco di sguardi
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GIOCO DI SGUARDI
al ristorante oppure in biblioteca
almeno una volta nella vita
capita di iniziare un discorso tacito
perso tra il recondito e l'esplicito
una conversazione del tutto muta
con gli occhi di una bella sconosciuta
un intrecciarsi di sguardi fugaci per poi girarsi dall'altra parte
assumendo qualche posa pensosa, qualche posa profonda studiata ad arte
e in tale posa credendo
credendo di essere osservato
uno spesso e volentieri non si accorge
che non viene proprio cagato
e la tipa, tu credevi di averla intortata
ma da un'ora e un quarto in realtà se n'è già andata
un intrecciarsi di sguardi fugaci per poi girarsi dall'altra parte
assumendo qualche posa pensosa, qualche posa profonda studiata ad arte
e la tipa, tu credevi di averla intortata
ma da un'ora e un quarto in realtà se n'è già andata
oppure tu credevi che ti stesse guardando
ma a quello dietro di te in realtà stava ammiccando
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3. |
Carte geografiche
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CARTE GEOGRAFICHE
le carte geografiche non sono affatto pratiche
quando devo ripiegarle riesco sempre a incasinarle
Coro:
le carte geografiche non sono affatto pratiche
quando deve ripiegarle riesce sempre a incasinarle
carte topografiche
carte oro-idrografiche
carte geopolitiche
carte etnografiche
le carte geografiche non sono affatto pratiche
quando devo ripiegarle riesco sempre a incasinarle
Coro:
le carte geografiche non sono affatto pratiche
quando deve ripiegarle riesce sempre a incasinarle
carte corografiche
carte climatiche
carte pedologiche
carte morfologiche
I Daft Punk:
nel millennio della informatica digitale
l'epoca della tecnologia ad uso personale
l'anno prossimo d'estate prima di andare al mare
porcocazzo compra un merdosissimo navigatore
satellitare
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4. |
La legge del gregge
02:00
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LA LEGGE DEL GREGGE
avremmo voluto criticare apertamente
i giovani di questo mondo decadente
ma gli adulti non risultano migliori
essendo brutti dentro e molto vecchi fuori
detto questo beviamo il nostro vino
e ci mesmerizziamo col telefonino
siamo solo conformisti
ma ci crediamo grandi artisti
un tatuaggio, blu i capelli
e siamo subito veri ribelli
Rit.:
quant'è bello bere per finire di pensare
ubriacarsi e poi cominciare a straparlare
non è certo un problema generazionale
c'è sempre stato chi beve per belare
c'è sempre stato chi beve per belare
noi lo diciamo siamo solo conformisti
omologati pur credendoci artisti
la legge del gregge su tutto prevale
non è un problema generazionale
detto questo beviamo il nostro vino
e ci mesmerizziamo col telefonino
ed eccoci
tutti in fila, in fila tutti uguali
a bere in odierni baccanali
greggi di cerebri azzerati
ma davvero molto appagati
Rit.:
quant'è bello bere per finire di pensare
ubriacarsi e poi cominciare a straparlare
non è certo un problema generazionale
c'è sempre stato chi beve per belare
c'è sempre stato chi beve per belare
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5. |
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ALLA FIERA DELLE SENSAZIONI
una brezza svendeva infinito
e un profumo trattava malinconia
risate alchimiste creavano filtri
elisir dell'oblio della morte
fuochi d'artificio giostrai
gridavan che là accadeva la vita
lanciavan stupore a manciate
come dolci in dono a bambini
un mulinello di pensieri in testa
e una ridda di emozioni in petto
quando ciò che non sapevo dire
era tutto quel che avrei voluto sentire
ricordo dei sogni maghi che ti facevan materializzare
e come luce sull'acqua riflessa, riflessa danzare
ricordo dei sogni maghi che ti facevano apparire
e come luce nella nebbia avvolta, avvolta sparire
ed ecco mille perle d'acqua
su foglie fatte di ambra e smeraldo
cavate dalla miniera di una tempesta
e incise da un sole orefice
un tramonto giullare sui monti
riusciva a far sembrare gli alberi
delle migrazioni di popoli nomadi
in sella a cammelli ed elefanti
un guazzabuglio di pensieri in testa
e un sciame di emozioni in petto
quando quel che che non sapevo dire
era tutto ciò che avrei voluto sentire
ricordo dei sogni maghi che ti facevan materializzare
e come luce sull'acqua riflessa, riflessa danzare
ricordo dei sogni maghi che ti facevano apparire
e come luce nella nebbia avvolta, avvolta sparire
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